“Molto diversa è la graziosa città di Paola, più popolata e piacevolmente situata su di un’altura dove si respira un’aria pura e temperata. Le montagne che la circondano, coperte di belle foreste e di graziose case di campagna, offrono dei panorami incantevoli. Questa città ha dato i natali a San Francesco (detto di Paola), fondatore dell’ordine dei Minimi e molto venerato da tutta la cristianità. I calabresi confidano ciecamente nella sua meditazione e niente è più bizzarro del loro modo di invocarlo. Li si vede prostrati ai piedi della sua statua mentre cingono la sua testa di un capestro del quale tengono l’estremità pronunciando accorate preghiere.
Questo santo, che proibì rigorosamente di mangiare carne, che la permise con molte riserve ai malati, procurò a quelli del convento di Paola dei piccioni che la rifiutarono per eccesso di austerità. Questi uccelli da allora sono ritenuti quasi sacri e si sono moltiplicati a tal punto che tutti i muri del monastero ne sono coperti. Gli abitanti del paese li lasciano gioire di una pace profonda, malgrado i grandi danni che procurano alle campagne, e sono convinti che se qualcuno osasse sparar loro la canna dell’arma scoppierebbe uccidendo il cacciatore sacrilego. Perciò il sindaco, timoroso dell’ira popolare, ci invitò a far rispettare l’oggetto del loro culto”.
Duret De Tavel, 1810.
Questo santo, che proibì rigorosamente di mangiare carne, che la permise con molte riserve ai malati, procurò a quelli del convento di Paola dei piccioni che la rifiutarono per eccesso di austerità. Questi uccelli da allora sono ritenuti quasi sacri e si sono moltiplicati a tal punto che tutti i muri del monastero ne sono coperti. Gli abitanti del paese li lasciano gioire di una pace profonda, malgrado i grandi danni che procurano alle campagne, e sono convinti che se qualcuno osasse sparar loro la canna dell’arma scoppierebbe uccidendo il cacciatore sacrilego. Perciò il sindaco, timoroso dell’ira popolare, ci invitò a far rispettare l’oggetto del loro culto”.
Duret De Tavel, 1810.
Gli operatori dell'Istituto IRAMIC sono intervenuti
nel territorio del Comune di Paola
ed hanno registrato aspetti dei Beni Culturali
e delle Tradizioni Etnodemologiche (Festa Patronale,
Musiche tradizionali, Settimana Santa, Processioni,
Sagre, Ritualità civili), archiviando materiali
cartacei, fotografici e audiovisivi.
Nei secoli scorsi (in particolare XVI, XVII e XVIII secolo)
moltissimi viaggiatori (inglesi, francesi e tedeschi)
hanno visitato la Calabria, lasciando immagini e testi
relativi alle loro avventure antropologiche
e alle loro scoperte paesaggistiche.
Su richiesta di preventivo a IRAMIC (dettagli tecnici
e quantificazione costi), è possibile allestire
un progetto condiviso multimediale (con variabili
circa la durata, la risoluzione e il supporto)
per specifiche realizzazioni cartacee
e video-fotografiche.