“La località e i dintorni di Reggio sono in genere molto piacevoli, non si vedono che campagne coperte di gelsi, aranceti, limoneti, vigneti. La maggior parte della seta che la Calabria produce si coltiva in questi posti; se ne vende ottantamila libbre all’anno a Reggio, ma se ne coltiverebbe il doppio se le tasse di cui queste sete sono state sovraccaricate dal Marchese di Squillace, primo Ministro della Corte di Napoli, e poi Ministro della Corte di Spagna, non fossero così esorbitanti e non avessero, rovinando questa coltivazione, causato l’esaurimento di questo ramo del commercio.
I proprietari devono pagare prima al Re per il terreno, quindi per ogni albero e quando la seta è stata prodotta devono pagare ancora una tassa di cinque carlini a libra, e non è loro permesso di vendere il loro prodotto che a Napoli; questultima clausola aggiunge una perdita del 20% per i coltivatori perché i commercianti di Napoli, facendosi forti di questo diritto, non pagano più di 25 carlini. Così, mettendo insieme tutti questi carichi, la seta, il principale e il migliore prodotto del Regno di Napoli, il solo che gli fornisca i mezzi per controbilanciare il suo commercio passivo, ha pagato il 50% di tasse al momento della esportazione.
Il vino riesce a meraviglia nei dintorni di Reggio ed un privato di questa città, che coltiva le sue vigne e produce i suoi vini con molta cura e intelligenza, me ne ha fatto gustare diverse qualità che somigliano perfettamente gli uni ai vini di Borgogna e gli altri ai vini moscato rosso e bianco: sebbene provenissero dalle stesse piante, la differenza derivava unicamente dal modo in cui egli li preparava”.
I proprietari devono pagare prima al Re per il terreno, quindi per ogni albero e quando la seta è stata prodotta devono pagare ancora una tassa di cinque carlini a libra, e non è loro permesso di vendere il loro prodotto che a Napoli; questultima clausola aggiunge una perdita del 20% per i coltivatori perché i commercianti di Napoli, facendosi forti di questo diritto, non pagano più di 25 carlini. Così, mettendo insieme tutti questi carichi, la seta, il principale e il migliore prodotto del Regno di Napoli, il solo che gli fornisca i mezzi per controbilanciare il suo commercio passivo, ha pagato il 50% di tasse al momento della esportazione.
Il vino riesce a meraviglia nei dintorni di Reggio ed un privato di questa città, che coltiva le sue vigne e produce i suoi vini con molta cura e intelligenza, me ne ha fatto gustare diverse qualità che somigliano perfettamente gli uni ai vini di Borgogna e gli altri ai vini moscato rosso e bianco: sebbene provenissero dalle stesse piante, la differenza derivava unicamente dal modo in cui egli li preparava”.
J.H. Von Riedesel, 1767.
Gli operatori dell'Istituto IRAMIC sono intervenuti
nel territorio del Comune di Reggio Calabria
ed hanno registrato aspetti dei Beni Culturali
e delle Tradizioni Etnodemologiche (Festa Patronale,
Musiche tradizionali, Settimana Santa, Processioni,
Sagre, Ritualità civili), archiviando materiali
cartacei, fotografici e audiovisivi.
Nei secoli scorsi (in particolare XVI, XVII e XVIII secolo)
moltissimi viaggiatori (inglesi, francesi e tedeschi)
hanno visitato la Calabria, lasciando immagini e testi
relativi alle loro avventure antropologiche
e alle loro scoperte paesaggistiche.
Su richiesta di preventivo a IRAMIC (dettagli tecnici
e quantificazione costi), è possibile allestire
un progetto condiviso multimediale (con variabili
circa la durata, la risoluzione e il supporto)
per specifiche realizzazioni cartacee
e video-fotografiche.
nel territorio del Comune di Reggio Calabria
ed hanno registrato aspetti dei Beni Culturali
e delle Tradizioni Etnodemologiche (Festa Patronale,
Musiche tradizionali, Settimana Santa, Processioni,
Sagre, Ritualità civili), archiviando materiali
cartacei, fotografici e audiovisivi.
Nei secoli scorsi (in particolare XVI, XVII e XVIII secolo)
moltissimi viaggiatori (inglesi, francesi e tedeschi)
hanno visitato la Calabria, lasciando immagini e testi
relativi alle loro avventure antropologiche
e alle loro scoperte paesaggistiche.
Su richiesta di preventivo a IRAMIC (dettagli tecnici
e quantificazione costi), è possibile allestire
un progetto condiviso multimediale (con variabili
circa la durata, la risoluzione e il supporto)
per specifiche realizzazioni cartacee
e video-fotografiche.